L'antica città di Norba – oggi definita da alcuni la "piccola Pompei del Lazio" – fu edificata su un pianoro che si impone nel paesaggio per la spettacolare posizione che dall'alto dei Monti Lepini domina la Pianura Pontina. Dal punto di vista archeologico la visita di Norba si prospetta di grande interesse per l'imponenza delle sue fortificazioni di forma poligonale, tra le più famose dell'Italia antica, e per l'eccezionale conservazione dell'impianto urbanistico. Lungo il percorso delle mura si aprono cinque porte e numerose posterule. All'interno della città si distinguono due balze più pronunciate che accolgono complessi sacri, convenzionalmente chiamate Acropoli Minore e Acropoli Maggiore. Una serie di terrazzi in opera poligonale assumono aspetto monumentale per i dislivelli che regolarizzano: uno di questi doveva accogliere il Foro della città. Sulla piana pontina si affaccia il complesso del Santuario di Giunone Lucina, caratterizzato da un porticato con tempio. Un elemento di particolare rilevanza è costituito dalla grande strada che attraversa la città da parte a parte. Lungo di essa si innesta un complesso di pianificazione per assi ortogonali e si prospetta un complesso termale, in opera incerta. Un'ammirevole opera stradale assicurava le comunicazioni di Norba con la piana sottostante.
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