Pomarico ha dato i natali a grandi intellettuali distintisi in ambito scientifico e letterario. Il più rivoluzionario fu Nicola Fiorentino (1755-1799), matematico, giurista, economista, illuminista del dissenso. Vero e proprio genio, a soli 14 anni vinse la cattedra di matematica nel Liceo dell’Aquila, ma non potè occuparla a causa dell'età. Laureatosi in giurisprudenza a Bologna, fu docente di Filosofia razionale e matematica a Bari, poi Soprintendente agli studi della Regia Scuola. Con la caduta della Repubblica, salì al patibolo il 12 dicembre 1799.
Segue in ordine temporale Giuseppe Camillo Giordano (1841-1901), eminente naturalista, botanico del XIX sec. nell’Italia post unitaria, a cui si devono i ricchi erbari, parte dei quali sono conservati presso l’Istituto Tecnico di Napoli dove insegnò e lavorò tutta la vita.
Infine Giovanni Castellano (1874-1950), il quale passò la sua vita a Napoli, all'ombra e in continuo contatto con Benedetto Croce sul quale ha scritto molte opere.