L’antico caseggiato dove ora è ubicato il museo, risale al 17° sec.: 1628 è infatti la data che si può leggere sulla porta della cucina; sul trave di colmo, vi è incisa la data 1902, evidentemente impressa dopo una parziale ristrutturazione del tetto.
Il Museo Walser è stato inaugurato nel 1976.
La casa walser, abitata da più nuclei familiari con bestiame di proprietà, è ideata in modo da ospitare sotto lo stesso tetto stalla, abitazione e granaio.
La costruzione delle case avveniva con scambi vicendevoli di mano d’opera ed ogni famiglia era tenuta a prestazioni per la spalatura della neve, la manutenzione delle strade ecc.
Durante la visita si ha l’opportunità di conoscere da vicino il sistema edilizio della casa Walser di Alagna. L’edificio è stato costruito su tre piani con un basamento in pietra, generalmente a secco, e una parte sovrastante (“Blockbau”), interamente in legno di qualità differente a seconda del tipo di utilizzo: larice nelle travi con l’inserimento di uno strato di muschio per l’isolamento termico, e abete sui tavolati, le cui fessure erano utilizzate per favorire una buona aerazione. La copertura, a due spioventi, è in piode o beole (“Blatte”), che sono lastre di pietra, il cui notevole peso è sostenuto dalla struttura dei travi del tetto, che ha canali di gronda ricavati da semitronchi di larice scavati.
Il museo raccoglie utensili per la lavorazione del latte, del legno, attrezzi per i lavori agricoli, arredi, telai per la tessitura, abbigliamento e quanto altro serviva per la vita di ogni giorno.
Sono oggetti semplici e ingegnosi allo stesso tempo.