La realizzazione nel 1933 del macello di via Sabbadini fu una diretta conseguenza della decisione presa dall’ On Gr. Uff. Luigi Spezzetti, presidente della Deputazione Provinciale. L’incarico di progettare l’opera fu affidato a Ettore Gilberti, che dopo una fase di analisi sui sistemi di macellazione allora esistenti propose un progetto che prevedeva più edifici isolati e talvolta raggruppati tra loro, collegati da brevi viali alberati o da percorsi, coperti da pensiline e illuminati da lampioni di ghisa, che attraversavano tutta la superficie disponibile di 23000 m². Il progetto venne approvato il 26 Gennaio 1923. L’architettura neomedioevale del complesso rappresenta uno stile architettonico proprio dell’epoca, già utilizzato in precedenza dal Gilberti. Il progetto museale attuale, realizzato rispettando le strutture esistenti, in continuità strutturale e visiva con esse, definisce gli spazi museali mediante percorsi e spazi vetrati di contemporanea concezione.