Da sabato 25 giugno 2011 il Museo di Santa Giulia con il complesso monastico di San Salvatore - Santa Giulia e dall’area archeologica del Capitolium è nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO insieme a tutti gli altri sei siti inclusi nel sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”. Per l’Italia si tratta del 46° sito iscritto nella celebre Lista UNESCO. Il museo ha sede negli storici ambienti del monastero benedettino femminile di San Salvatore - Santa Giulia, fondato nel 753 dal duca Desiderio, poi re dei Longobardi. La visita si snoda attraverso due percorsi. Il primo è dedicato alla storia del Monastero, le cui strutture monumentali documentano le diverse epoche che hanno segnato la storia della città. Il secondo presenta materiali e opere d'arte di straordinario valore provenienti dalla città e dal territorio, ordinati in settori che cronologicamente vanno dall'età preistorica all'Ottocento (circa 12.000 fra reperti celtici, elmi e falere, sculture e bronzi romani, testimonianze longobarde, corredi funerari, affreschi, collezioni d'arte applicata).