da: www.archeologiaindustriale.org) La filanda Abegg di Garlate fu costruita nel 1841 e, dopo essere appartenuta a Gaetano Bruni e alla famiglia Gnecchi, nel 1887 fu acquistata dagli Abegg di Zurigo. Venuto meno, nei primi anni trenta, il lavoro per la filanda, nello stabilimento si continuarono a svolgere le operazioni di stracannatura e di binatura fino al 1950, anno in cui, per iniziativa di Carlo Job, allora responsabile del gruppo Abegg, un'ala dell'opificio, prima riservata agli uffici e alla cernita dei bozzoli, fu destinata a raccogliere il primo nucleo di quello che sarebbe poi diventato il Museo della seta di Garlate.Gli Abegg furono una delle più importanti famiglie d'imprenditori svizzeri che nella seconda metà del XIX secolo impiantarono nel territorio Lecchese, Bergamasco e Bresciano numerosi opifici per la lavorazione della seta greggia. (da: www:museosetagarlate.it) Il complesso serico di Garlate fu attivo fino agli anni Cinquanta del Novecento. Nel 1953 per volontà della stessa famiglia Abegg venne realizzato il Museo della Seta, che costituì il primo museo di archeologia industriale in Italia e una preziosa testimonianza sulla lavorazione della seta nel nostro territorio che fu, con la metallurgia del ferro, la principale risorsa economica della provincia di Lecco fino agli anni Trenta del Novecento. Donato nel 1976 al Comune di Garlate, il museo conserva una serie di bacinelle per la trattura del filo da seta sia di tipo artigianale ('700 e '800), sia industriale. Sono inoltre presenti attrezzi artigianali per l'allevamento del baco da seta e le fasi successive alla trattura, la torcitura in particolare, con un grande filatoio in tondo della prima metà dell' 800. Tutti i macchinari sono funzionanti e in buono stato di conservazione. Il museo è rivolto a tutti coloro che desiderano approfondire queste tematiche e le trasformazioni tecniche, economiche e sociali messe in atto dalla rivoluzione industriale in Lombardia durante il XIX secolo. Dal 2007 il Civico Museo della Seta Abegg è oggetto di lavori di ristrutturazione per l'adeguamento alle normative nel campo della sicurezza, dell'accesso ai disabili, accoglienza al pubblico e per la realizzazione del nuovo percorso espositivo.