Nel 1982 GianAlberto Zanoletti, di fronte al rischio di scomparsa delle antiche tradizioni nautiche del lago, decide di fondare il "Museo Barca Lariana” per custodire e salvare imbarcazioni d’epoca e tramandare le tradizioni culturali nautiche.
Dopo 18 anni di chiusura, il Museo ha riaperto le sue sale al pubblico nell'estate 2018.
Situato a Pianello del Lario (Lago di Como), in una splendida filanda ottocentesca, il Museo si pone fra i principali esempi lombardi di museo diffuso, ovvero presidio di tutela attiva del territorio su cui si trova, esprimendo così appieno il concetto del rapporto tra musei e paesaggi culturali.
La Fondazione Museo Barca Lariana tutela un patrimonio unico al mondo, nato da anni di studio e di profonda conoscenza del territorio lariano, una raccolta di inestimabile valore per il settore nautico e per la storia dell’Italia, ospitata in 2.500 metri quadrati di sale aperte al pubblico, magazzini e 2.000 metri quadrati di parco attrezzato.
La raccolta conta oltre 400 scafi storici fra barche a remi, gondole, barche da pesca, caccia e contrabbando, motoscafi entrobordo e fuoribordo, vaporetti per trasporto passeggeri, tre punti e catamarani da competizione, barche a vela e antichi barconi da lavoro.
All'oggi sono esposte circa 90-100 imbarcazioni.
Da tener presente anche il numero di motori, oltre 300 pezzi, e le migliaia di oggetti attinenti la costruzione e l'uso delle barche.
Numerose sono le diapositive, le foto d’epoca, le infinite registrazioni e testimonianze di maestri d’ascia, barcaroli, pescatori e la vasta biblioteca con oltre 2.500 libri e riviste storiche e di settore.
Fra i pezzi più importanti della collezione, il museo custodisce la più antica gondola con felze al mondo perfettamente conservata; il Laura I° Abbate, primo scafo ad infrangere la barriera dei 200 km/h; la barca a vela Merope di Agostino Straulino, medaglia d’oro a Helsinki nel 1952; il Cisko-Yu, spettacolare vela Thames A-Rater inglese di fine ‘800; il Balilla, primo battello a vapore monoelica e le ultime barche tradizionali rimaste in vita sul lago di Como.
Ultimo arrivato è il Freccia dei Gerani, amatissimo aliscafo e unico superstite degli Rhs70 Rodrigues, veri gioielli tecnologici.
Il Museo si propone oggi di raccontare non solo la storia della nautica lariana, ma dell’Italia intera che si è sviluppata sull'acqua. Dagli antichi romani fino ai giorni nostri, le barche ci raccontano di vite ordinarie e straordinarie di uomini comuni e speciali: un incantevole viaggio che, ci auguriamo, possa restituirci il ricordo di un’Italia meravigliosa che non deve essere dimenticata e che possa essere di stimolo per le generazioni future.
Da quest’anno il Museo è aperto anche per le scuole con narrazioni storiche dedicate e divertenti laboratori ludico didattici.
I progetti futuri prevedono grandi investimenti: nuove sale museali, l’esposizione delle prestigiose raccolte di motoscafi Riva di Sarnico e delle gondole veneziane dal 1700 ai tempi moderni, un piccolo bistrot con terrazze vista lago, l’utilizzo dell’area verde esterna, affacciata direttamente a lago, per ospitare eventi di prestigio.
È oggi in corso la digitalizzazione dell’intero archivio, operazione che renderà consultabili le schede tecniche, i libretti di immatricolazione o le foto d’epoca delle barche custodite; il tutto anche con il coinvolgimento dei visitatori, che attraverso il web potranno aggiungere le loro fotografie, documenti, video e testimonianze per fare del Museo Barca Lariana un luogo creato con la gente e per la gente.
Il Museo Barca Lariana, un esempio di eccellenza all'interno del settore museale, un luogo vivo, attivo e dinamico ricercando vie contemporanee, interattive e interdisciplinari, in linea con i bisogni e le priorità della società, per intervenire in modo concreto sulla vita delle comunità.