Il ricamo, attività artigianale di eccellenza ancor oggi praticata, in realtà è un’arte antichissima: i disegni, le decorazioni, gli ornamenti creati con ago e filo su un tessuto costituivano il modo più semplice per impreziosire e personalizzare i capi indossati dai grandi personaggi politici e religiosi, aumentandone la dignità e il prestigio. In Carina l’arte del ricamo conobbe il suo massimo splendore tra il Seicento e il Settecento, accompagnandosi alla filatura. Si trattava di un’attività che coinvolgeva le donne di ogni fascia sociale, impegnando le soprattutto nelle serate invernali. Ad essere abbellite non erano solo le tele più preziose, da destinare ad eventi importanti quali matrimoni e battesimi, ma anche quelle meno raffinate, tessute con il telaio di casa e di cui si faceva uso quotidianamente, che diventavano capi di arredo( tovaglie, lenzuola)o di vestiario(camicie, fazzoletti) le donne iniziavano a ricamare da piccole.