Per la festa di Sant’Isidoro, patrono del lavoro agricolo, si svolge ogni anno a maggio nel borgo la sfilata dei carri con i “Pugnaloni”, rami di pioppo legati a gabbia e ornati di fiori, nastri di stoffa, santini, prodotti della campagna e attrezzi da lavoro. Il nome deriva da “pungolo”, bastone con puntale di ferro per sollecitare i buoi a muoversi. Nel tempo queste creazioni si sono arricchite di originali composizioni di scene di vita contadina in miniatura realizzati in legno e argilla da squadre diverse che gareggiano per la premiazione, sfilando per il paese in abiti di fine Ottocento.