Si trova ad Alessandria il secondo museo craniologico in Italia, dopo quello di Torino. Nella palazzina del Dipartimento di Salute Mentale sono state inaugurate tre sale con all’interno 250 teschi, già conservati nel padiglione necroscopico del Regio Manicomio dal 1912, su idea del direttore Luigi Frigerio, amico e collaboratore di Cesare Lombroso. All’epoca, infatti, la teoria positivista sosteneva che i comportamenti umani fossero correlati alle caratteristiche fisiche, con una conseguente conformazione cranica particolare. Negli anni ’60 il Regio Manicomio alessandrino ospitava circa 3500 pazienti. Nel 1997 furono trasferiti gli ultimi ospiti prima della chiusura definitiva, in base alla Legge Basaglia.