Il museo è frutto di anni di paziente raccolta e recupero delle tradizioni valdivarensi, progressivamente dimenticate dopo il grande esodo dalle campagne avvenuto negli anni cinquanta del XX secolo. A differenza dei centri di fondovalle, più aperti alle influenze esterne e maggiormente inseriti nel circuito culturale ed economico allargato, i piccoli centri di montagna praticavano un'economia di sussistenza e sviluppavano una cultura genuina, meno esposta a influenze diverse. In particolare il museo contadino conserva la testimonianza della cultura abbastanza omogenea degli antichi abitati della zona di montagna alle spalle di Varese Ligure, cultura che si esprime negli usi e nei costumi, negli attrezzi da lavoro, nel modo di vivere e nelle consuetudini della popolazione.
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