Palazzo Gottifredo, costruito intorno alla metà del XIII secolo come residenza del cardinale Gottifredo di Raynaldo è una delle costruzioni che meglio rappresenta le forme tipologiche dell'architettura medioevale alatrina. Ospita il museo civico della città, con le sezioni Archeologica, Epigrafica e Demo-EtnoAntropologica, uno scrigno dei tesori che nel corso dei secoli sono stati rinvenuti nel ricco territorio circostante. Le epigrafi sono state oggetto di restauro insieme ad un altro pregevole reperto, un mosaico pavimentale policromo con decorazione geometrica, costituita da svastiche a doppio giro e quadrati, in prospettiva, proveniente dall'area urbana e datato tra il 90 e l'80 a.C.; al primo piano del Palazzo si può ammirare una ricostruzione in scala 1:10 del tempietto etrusco-italico conservato presso il Museo Nazionale etrusco di Villa Giulia; in una saletta attigua un audiovisivo illustra la storia del rinvenimento, risalente al 1882.