Lo Statuto Comunale del 1261 descrive Città di Castello come cinta da mura e suddivisa in 4 rioni: a N San Giacomo, ad E Sant’Egidio, a S-E Santa Maria e a S-W San Florido. Oggi la cinta muraria si sviluppa per un totale di circa 3km ed i resti si datano al XIII e al XVI sec.Il rione di Santa Maria era occupato da un quartiere residenziale urbano di epoca romana.L'area di San Florido, in origine spazio verde extra urbano, fu urbanizzata nella seconda metà del XII sec. In questo stesso periodo,in conseguenza del fenomeno di espansione che interessò la città, si formò invece il rione di Sant’Egidio. San Giacomo fu incluso nelle mura urbiche solo agli inizi del 1300, in concomitanza con l’apice toccato dallo sviluppo urbano cittadino. Nel XVI secolo la cinta esterna viene alzata e viene abbattuta quella interna.L’ampliamento del giro delle mura va ricondotto al piano di ristrutturazione urbanistica della famiglia Vitelli:l’assetto della città definito da questa nobile famiglia contraddistinse anche per i tre secoli successivi la forma del tessuto urbano tifernate.