Lungo il fiume Olona sorgevano numerosi mulini. La zona del Legnanese era un luogo adatto per costruire mulini: qui le acque dell’Olona erano costanti e sufficientemente veloci per muovere le grandi pale. Molti mulini avevano più di una ruota e ognuna di esse poteva essere utilizzata per una funzione diversa. Il numero dei mulini andò diminuendo nel corso dei secoli e vi furono cambiamenti anche nelle proprietà: i mugnai non erano anche i proprietari dei mulini. Solo dal XVIII secolo essi iniziarono ad acquistare i mulini dove esercitavano la loro attività. Il Mulino Meraviglia, già censito nel 1606, risale al 1230 e fino al 1946 apparteneva ai nobili Melzi-Salazar. La struttura originaria è ancora riconoscibile. Alla fine degli anni Ottanta del XX secolo molti mulini cessarono l'attività per l'alto costo di utilizzo dell'acqua e per l'avanzare di nuove tecnologie di macinazione. Anche il mulino Meraviglia cessò la propria attività molitoria, trasformandosi in azienda agricola.