Il Museo Diocesano di Agrigento si configura fin dalla sua prima fase progettuale, quale museo della Cattedrale e della sede vescovile medesima, poiché ne custodisce tutto l’arredo mobile storico. Il nuovo allestimento accolto nelle sale del Palazzo Arcivescovile è il punto di arrivo di un susseguirsi di “vicende” iniziate nel XVIII secolo. Il Museo Diocesano offre oggi una panoramica delle più significative opere dal XII al XIX secolo, un ricco patrimonio artistico giunto da tre nuclei collezionistici: il Tesoro dei Vescovi, il Museo storico, il Museo Diocesano.
Primo allestimento 1877 - Domenico Turano
Il grande richiamo esercitato fin dalla metà del Settecento dal sarcofago di Ippolito e Fedra e dalle antichità custodite in Cattedrale, diede impulso all’istituzione del primo nucleo museale diocesano negli ambienti della Cattedrale stessa. Con il Vescovo Bartolomeo Lagumina (1895-1931), la collezione si arricchisce, portando alla luce gli affreschi medievali occultati nel seicento, cui si uniranno i quadroni che arredavano gli altari barocchi smantellati.
Secondo allestimento 1956 - Giovanni Battista Peruzzo/Museo Diocesano Minissi
Ben presto, si cominciò ad avvertire l’esigenza di creare una struttura museale più ampia che accogliesse tutto il patrimonio artistico. Nel 1956 si cercò di adattare a Museo alcuni ambienti centrali della navata nord della Cattedrale. Il 25 Aprile dello stesso anno, il vescovo Peruzzo inaugura il Museo Diocesano di Arte Sacra in occasione del XXV anno del suo episcopato..
Nel sito tra la Cattedrale e il Seminario, fu inaugurato nel 1959 il nuovo Museo diocesano progettato da Franco Minissi,. Concepito secondo le più moderne tendenze nel campo della museografia, il Museo ebbe vita breve a causa della frana che colpì Agrigento nel 1966.
Terzo allestimento 2009 - Carmelo Ferraro
Nel 2009, fatta una ricognizione della storia collezionistica della Cattedrale, il Museo riprese vigore da dove era cominciata la sua storia: nelle sale della Cattedrale che un tempo accolsero il Sarcofago di Fedra e la Quadreria, con il progetto di allestimento curato dal Soprintendente ai beni culturali di Agrigento la Dottoressa Gabriella Costantino.
MUDIA - 2014 - Francesco Montenegro
L’attuale evento franoso della Cattedrale ha causato la chiusura dell’edificio sacro e dunque la fine di un progetto che vedeva nella Cattedrale il ritorno del Museo. Un nuovo percorso museale vede oggi l’imponente Palazzo Arcivescovile, la sede del nuovo Museo Diocesano di Agrigento. L’attuale allestimento, pur avvalendosi della precedente opera, ne rielabora il percorso arricchendolo di nuovi collezioni e suggerendo una diversa logica di fruizione; coniugando al rigore scientifico la vocazione pastorale e didattica dei musei diocesani, secondo gli auspici della Lettera circolare della Ponteficia Commissione per i BB.CC della Chiesa su La funzione pastorale dei musei ecclesiastici (15 agosto 2001).