MORREA

SAN VINCENZO VALLE ROVETO, L'AQUILA

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Avamposto militare di Urbetum, ovvero Antinum dal sec. XI, il nome di Morrea figura nelle carte dell'Archivio di Stato di Napoli. Si presume che Gisulfo II, Duca di Benevento, nel 702 d.C vi si accampò dopo aver preso Sora. Nel 1234 viene istituito il Giustizierato d'Abruzzo. Nel 1415 teatro delle lotte fra gli Orsini e i Colonna, passa poi sotto la dominazione del re di Napoli. Nel 1463 su concessione del Re Ferrante d'Aragona, fu incluso tra i feudi della Baronia di Balsorano sotto il controllo del contado di Celano. Nel 1489, diventa possesso dei Piccolomini. Solo nel 1800 scompaiono le dinastie e con Napoleone e Murat furono introdotti gli ordinamenti francesi. Il terremoto della Marsica del 1915 ne segnò l'inesorabile declino. Sono di Morrea Giuseppe Testa, il partigiano torturato e fucilato dalle SS e Ennio Iacobucci, il lustrascarpe-fotografo di guerra candidato al premio Pulitzer per aver ripreso la conquista della capitale della Cambogia da parte dei Khmer rossi nel 1975.
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