MORINO VECCHIO

MORINO, L'AQUILA

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MORINO VECCHIO
Morino Vecchio e il suo campanile, il “pastore” di Siloniana memoria, a guardia di un gregge di pecore fuggito in una fredda mattina di gennaio del 1915. E’ un borgo fantasma che racconta le persone che lo hanno abitato e trasformato, appartiene alla storia di una comunità che si è dovuta spostare più a valle per continuare a vivere. Case, chiese, strade e piazze distrutte in pochi secondi. Quello che resta, la piazza d’erba con il fontanile, le stradine tra le mura diroccate, un forno per il pane e un cimitero singolare; è un luogo affascinante punto di visuale d’eccellenza sull’anfiteatro roccioso da cui origina la suggestiva cascata di Zompo lo Schioppo con il suo salto nel vuoto di oltre 80 metri e sulla Valle Roveto. Qui si ha la sensazione che sia da sempre la natura a dettare all’uomo le condizioni di un fragile e duraturo equilibrio. Luogo rimasto ai margini dei processi di sviluppo e che ha conservato forti legami con le tradizioni locali.
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2018
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