Il Monumento costituito da un gruppo scultoreo in bronzo, vetri policromi Dallas e travertino romano, è collocato al centro della piazza e si integra armoniosamente con il contesto urbano, diventando uno dei "luoghi del cuore" di Avezzano.
Dedicato al ciclista abruzzese noto come “Il Camoscio d’Abruzzo”, celebra uno degli atleti più amati della regione, simbolo di determinazione e appartenenza, realizzato dall'artista Bruno Morelli.
La composizione si distingue anche per l’eleganza del basamento, la cui forma svettante richiama idealmente le salite della montagna, esaltando le epiche scalate in cui Taccone eccelleva. Sul frontespizio del basamento, in lapis tiburtinus, si trovano quattro medaglioni in marmo color noce che raffigurano le quattro vittorie consecutive di tappa ottenute al Giro d’Italia del 1963, una delle imprese più straordinarie della sua carriera.
Originariamente collocato sul Monte Salviano (area naturalistica simbolo dell’identità ambientale avezzanese), il monumento fu inaugurato nel 2012 alla presenza dei noti giornalisti Sergio Zavoli, Giorgio Martino e Sergio Neri.
Nel 2014, purtroppo, fu vittima di atti vandalici che ne compromisero l’integrità.
Dopo un attento e scrupoloso restauro, eseguito dall'autore e dalla collaboratrice Eleonora Morelli, l'opera è stata ricollocata nel 2023 durante una cerimonia pubblica molto partecipata, alla presenza delle autorità locali con ospite il campione Francesco Moser.
Il nuovo posizionamento ha trasformato Piazza Cavour in un luogo di memoria e di aggregazione, riqualificando un’area urbana e restituendole centralità simbolica.
Un impegno concreto per la tutela del patrimonio culturale e ambientale, affinché la memoria e la bellezza siano custodite e tramandate.
Nel 2023 anche il Giro d’Italia ha reso omaggio a Vito Taccone passando accanto al monumento, sottolineandone il valore sportivo e commemorativo a livello nazionale.
L'opera d'arte pubblica è stata attenzionata sia dai media locali che nazionali: Rai, Ansa, Le guide - La Repubblica, Il Messaggero, Il Centro d'Abruzzo, ecc...
Per valorizzarla ulteriormente anche nelle ore serali, è stato installato un sistema di illuminazione notturna mediante dei faretti inseriti a terra. Questi proiettori, orientati con precisione, esaltano le forme e i dettagli della scultura, creando un gioco di luci e ombre che ne amplifica la presenza scenica e contribuisce a creare un'atmosfera suggestiva.
Oggi, questo luogo rappresenta un importante riferimento culturale e identitario per la città di Avezzano e per l’intero Abruzzo, nonché una meta significativa per appassionati di ciclismo, arte e storia locale. Inoltre, è facilmente raggiungibile e individuabile su Google Maps, rendendo semplice la visita per i turisti.
Oltre a essere un simbolo sportivo è anche un forte richiamo ai valori di sacrificio, passione e senso di appartenenza, testimoniando il legame profondo tra la comunità e il suo campione.
Qui, dove il travertino si fa memoria e il bronzo narra la fatica, l'arte diventa racconto, parla di orgoglio, bellezza e radici.