La piazza Stesicoro si apre ai due lati di via Etnea, la parte ovest, dove sono i resti dell’anfiteatro romano messo in luce nel 1907, è chiusa dalla chiesa di S. Biagio detta anche della “Carcarella” perché una leggenda vuole che in qual luogo S. Agata venne messa su una fornace ardente; la parte destra della piazza, chiusa a nord dal palazzo dei Paternò del Toscano, è dominata dal monumento a V. Bellini opera di G. Monteverde (1882). Il monumento, completamente in marmo bianco, ha base quadrata ed è alto quindici metri. Il basamento ha forma di parallelepipedo alta circa tre metri. Su questa base poggiano sette gradini, ad indicare le note musicali, che salgono a tronco di piramide. Alla sommità della scala si innalza una colonna a forma quadrata sulla cima della quale è posta una statua di Vincenzo Bellini seduto su di una sedia. Ai quattro lati della colonna sono poste quattro statue come allegoria delle sue quattro opere più celebri: Norma, I puritani, La sonnambula e Il pirata.