Sorta nel ventennio fascista (1928) è un tipico esempio di villaggio rurale di quel periodo.
In seguito, Monteruga fu assegnata alla SEBI, società elettrica antesignana Enel, che, andata in liquidazione, permise il subentro di imprenditori privati.
La storia di Monteruga come centro abitato termina, appunto, con la privatizzazione dell'azienda agricola negli anni ottanta; restano, a testimonianza di un recente passato, gli alloggi, la scuola, la piazza centrale, la chiesa intitolata a sant'Antonio Abate. Il nome allude ad un colle solcato da un fosso.