MONTEROLO

PERGOLA, PESARO E URBINO

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MONTEROLO
Monterolo, frazione del Comune di Pergola, Provincia di Pesaro e Urbino, Italia. Il borgo sorge in giacitura di crinale ad una quota di 472 m s.l.m.; si sviluppa sullo sperone di un colle sulla riva sinistra del Cesano, in un paesaggio dominato dal monte Santa Croce, che raggiunge m 567 di altezza e mostra sul versante sud una suggestiva scarpata bianca di roccia calcarea. L'intera zona risulta interessata dalla presenza insediativa e dallo sfruttamento del suolo già da tempi antichissimi, come indica il reperimento di materiale archeologico relativo a popolazioni umbre, etrusche e celtiche. Ben documentata è peraltro l'epoca romana: ritrovamenti di tombe, vasi e suppellettili, sia nello stesso capoluogo comunale che in diverse località quali Grifoleto, Ferbole, Valrea, Montesecco, Cartoceto, monte Santa Croce e lo stesso Monterolo, documentano una romanizzazione assai diffusa del territorio. Testimonianze di età etrusca e gallica risalenti al 400-350 a.C., provengono dal fondo detto Bertozza, ubicato sopra il ponte di Monterolo; mentre non lontano dalla sommità del monte Santa Croce, nel pianoro in località Castelrotto, sono stati rinvenuti significativi reperti di tombe e corredi funebri di età romana, sia repubblicana che imperiale. Tale ritrovamento ha indotto gli studiosi locali ad ipotizzare che la zona, e forse lo stesso abitato che ha dato origine al borgo, fossero allepoca attraversati da una strada romana e che il monte fosse stato scelto come sede di un piccolo presidio militare, posto a difesa della vallata sottostante e nelle cui vicinanze si trovava il cimitero relativo allinsediamento. Come castello, il borgo è invece documentato nelle fonti storiche dal 1099 col nome di Monte Riolo o Monte Ruolo, tra i centri inclusi nel territorio della Ravignana, soggetti ai monasteri S. Severo e S. Apollinare in Classe di Ravenna. In questarea, che nei secoli XI-XIII si estendeva dal Cesano al Metauro e aveva come capitale Fratte Rosa (Castrum Fractarum), furono edificate diverse chiese o altari dedicati a San Vitale, Sant'Apollinare e San Severo, dipendenti tutte dallabbazia benedettina ravennate. Appartenuto nel 1163 al comune di Fano, Monterolo venne successivamente occupato dai fossombronesi, per poi tornare sotto il dominio fanese, documentato nell'anno 1326. Assoggettato alla signoria dei Malatesta, il borgo venne fortificato con mura bastionate dotate di due porte d'accesso, di cui una tuttora esistente. Allepoca, allestremità nord dellabitato, sorgeva la chiesa detta della Penna, demolita in quanto fatiscente nel 1955; fuori del centro murato, in località Chiesa Vecchia, era ubicata unaltra chiesa, con annesso monastero dei camaldolesi. Dopo vari avvicendamenti tra il governo dei Malatesta e quello degli Sforza, il castello venne assoggettato nel 1475 ai Della Rovere, entrando a far parte stabilmente del ducato d'Urbino e seguendone le vicissitudini storiche. Nella prima metà del XVII secolo, l'intero territorio del ducato passò sotto il dominio della S. Sede e Monterolo venne posto alle dipendenze di un vicario risiedente nel vicino comune di Montesecco. Con l'avvento del Regno napoleonico, il castello fu appodiato di San Vito, nel cantone di Pergola, appartenente al distretto di Senigallia e al dipartimento del Metauro. Passato in seguito alle dipendenze di Montesecco, nel 1827, a seguito del motuproprio di Leone XII, tornò comunità indipendente. Con l'Unità d'Italia fu comune della provincia di Pesaro e Urbino, mandamento di Pergola, ed in seguito, con regio decreto n. 5124 del 27 maggio 1869, venne soppresso ed annesso al comune di Pergola, con decorrenza dal 1° agosto dello stesso anno.
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