Margherita Antoniazzi fu una religiosa originaria di Cantiga di Costageminiana (frazione di Bardi, PR), nata all’inizio del ‘500 e nota per le sue opere di carità nei confronti dei più poveri e degli ultimi. Di lei si racconta che, rimasta orfana di padre in tenera età, andò a lavorare come pastorella per aiutare economicamente la famiglia. Pur essendo semplice e illetterata, Margherita cominciò sin da piccola ad avere atteggiamenti e visioni mistiche durante le quali imparò a recitare diverse preghiere. Contagiata e sopravvissuta alla peste del 1524, durante la quale si rifugiò in una grotta per non spandere il contagio tra i suoi familiari, si recò lei stessa a portare conforto agli appestati, alcuni dei quali guarirono. Nel 1525, in seguito a una nuova visione della Vergine che le chiese di compiere questo compito, Margherita cominciò a fare edificare la chiesa della Santissima Annunziata, con annesso monastero, grazie all’aiuto della popolazione e del signore locale. Il monastero, nel quale la Devota si ritirò nel 1531, è un piccolo edificio in pietra, affiancato da un altro edificio adibito a granaio; più grande è l’adiacente canonica, a tre piani. La struttura semplice e spoglia degli edifici rispecchia quella altrettanto spartana della chiesa e il modo di vivere povero e frugale che osservava Margherita. Il monastero, della diocesi di Piacenza, è ora abbandonato e in stato di degrado, mentre la chiesa è stata restaurata in tempi recenti. Per salvare dal degrado il sito, il comitato che si occupa di mantenere viva la memoria della Devota Margherita Antoniazzi lo ha fatto votare al censimento.