La fondazione del monastero di Santa Croce risale al XV secolo, quando le canonichesse agostiniane acquistarono un appezzamento appartenuto ai cluniacensi: l’acquirente fu il nobile Bartolomeo Caprioli, che si impegnò nell’acquisto del monastero e della chiesa per la sorella Timotea, anch’essa monaca agostiniana. Di notevole importanza è il chiostro, uno dei più grandi di Brescia, e il coro dipinto da Floriano Ferramola e dalla sua bottega nei primi anni del Cinquecento con scene della vita di alcuni Santi e la Passione e Crocifissione di Cristo. Il complesso fu poi ingrandito nei secoli successivi, come testimoniano le opere presenti negli ambienti interni, come la farmacia e la sagrestia della chiesa, dipinta dal pittore Zanardi. Con le soppressioni della fine del Settecento il complesso è passato a diverse realtà religiose: qui vissero le salesiane, presso cui studiò la futura Santa Maria Crocifissa di Rosa, e da ultimo le Ancelle della Carità che sono le attuali proprietarie.