Il monastero di San Benedetto De Jumento Albo, sorto nelle vicinanze del fiume Trigno e del tratturo Lucera-Castel di Sangro nell' immediata periferia di Civitanova del Sannio, nell'anno 1002 fu uno dei primi insediamenti benedettini in questa zona. L'Alto Molise, in quel periodo, dipendeva politicamente dal Principato Longobardo di Benevento. Il monastero viene edificato in seguito alla donazione di molte terre, da parte del Conte Berardo e sua moglie la Contessa Gemma, all'Abate Pietro nativo di Terni. La denominazione De Jumento Albo (del cavallo bianco) trae la sua origine dal nome di un'antica strada che passava nelle vicinanze. Nell'anno 1020 fu donato con tutte le sue proprietà all'Abbazia di Montecassino di cui divenne dipendenza e nel 1456. Fu distrutto dal violento terremoto che sconvolse l'Italia centro-meridionale. Nel 2009 è stato attuato un primo, minimo ma significativo progetto di recupero del complesso monastico. Di esso, all' inizio dei lavori, rimaneva ancora in piedi solo la torre campanaria, ridotta allo stato di rudere, mentre era solo individuabile la pianta della chiesa, delimitata da una porzione dell' abside e da segmenti dei muri perimetrali quasi a livello del suolo calpestabile.