Il monastero fu fondato nel XI secolo per volontà dei nobili Carcano, originari dell'omonima località in comune di Albavilla. Esso apparteneva alla Pieve di Incino e, da una testimonianza posteriore delle monache sappiamo che all'inizio il monastero non constava che in casamento da nobile di quattro stanze con sotto cucina e magazzino e sopra una sala adibita a refettorio. A fianco sorgeva la chiesa che sarà consacrata nel 1518. Anche le monache erano poche e la clausura non era osservata; solo nel XVI secolo l'autorità ecclesiastica riuscirà ad imporla. Lungo i secoli, fu oggetto di varie incursioni e saccheggi. Nel 1527 Gian Giacomo Medici, detto il Meneghino, fratello del futuro papa Pio IV e zio materno di San Carlo, si impadronisce del castello di Monguzzo e devasta il monastero distruggendone l'archivio. Successivamente ripristinato, il monastero nel XVII raggiunse il suo massimo sviluppo nella struttura architettonica e nell'estensione delle proprietà terriere. Nel XVIII secolo, sotto la dominazione austrica, viene istituita una scuola gratuita per il popolo onde evitarne la soppressione. Con l'avvento della Repubblica Cisalpina, nel 1798, il monastero viene definitivamente soppresso e tutte le sue proprietà, terreni, mulini, casali di massari, ecc., sono suddivise in più parti e messe in vendita. I diversi passaggi di proprietà e le varie destinazioni d'uso hanno portato continue modificazioni edilizie. In uno scorsio del XX secolo, la parte meridionale del monastero ha rivisto la presenza di suore, anche se non più Benedettine. Dal 1904 infatti, vi tennero un collegio le Suore Giuseppine, mentre dal 1954 al 1967, il convento ha ospitato le Suore Figlie di Gesù di Verona. Nel 1974 la parte meridionale fu comperata dall'Amministrazione Comunale, ristrutturata e adibita a sede del Municipio. Il resto del monastero è tutt'ora di proprietà privata, così pure la chiesa e la torre campanaria, entrambe in pessimo stato di conservazione. (http://www.comune.lambrugo.co.it/pagina105_la-torre-del-convento.html)