MOLOSIGLIO

NAPOLI

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MOLOSIGLIO
I giardini sono stati progettati e realizzati negli anni venti, su un'area precedentemente occupata dal grande arsenale di Napoli. Il termine Molosiglio deriverebbe dallo spagnolo molosillo cioè piccolo molo. Descrizione Il giardino ha una estensione di 21.000 metri quadrati. All'interno di esso vi si trovano alcune fontane monumentali: la fontana dei Papiri, la fontana delle Conchiglie e quella dei Leoni. È presente anche un monumento al Fante, eretto in ricordo dei soldati caduti durante le aspre battaglie della prima guerra (a cui si sono aggiunti i caduti di El Alamein) composto da una colonna corinzia e cinque conci posti in circolo attorno ad essa, dove sono incise le cinque battaglie della grande guerra: Passo Buole, Pasubio, Monte San Michele, Montelungo, Monte Grappa. Sulla base della colonna è invece inciso il nome El Alamein. La colonna romana fu donata dall'Associazione Nazionale del Fante alla Città di Napoli, ed all'inaugurazione (24 maggio 1955), in occasione del Raduno Nazionale di tutti i Fanti, furono presenti il Presidente della Repubblica On. Giovanni Gronchi ed il Ministro della Difesa On. Taviani. La riqualificazione Monumento al Fante Nel maggio 2012 è stata portata a termine una importante ristrutturazione dei giardini. Il progetto dell'amministrazione comunale è creare un'unica passeggiata dal porto al molo Beverello al lungomare. Attualmente il progetto comprende anche l'area di molo San Vincenzo per il cui accesso vi è un recente finanziamento. Con i lavori è stata creata un'area di circa 500 m² riservata ai cani, sono state riqualificate le aiuole, controllati circa 250 alberi e accentuata la presenza dello scalone che conduce al mare[1]. La gestione della manutenzione è frutto di un accordo fra il Comune di Napoli, la Lega Navale ed il Circolo Canottieri Napoli con l'operazione di affido ai cittadini. Recentemente la manutenzione è curata da un gruppo di giardinieri. Lo scalone che conduce al porticciuolo, da cui si gode la vista del lato sud del Palazzo reale, è stato riparato malamente con getti di cemento di colore chiaro. Il porticciuolo è delimitato da una diga che ha sostituito la vecchia scogliera, ma soffre della risacca che si è venuta a creare per la mancanza di sfiati. Sarebbe opportuno intervenire per proteggere le imbarcazioni che vi sono ormeggiate ed anche il percorso che si vuole creare per raggiungere il Molo San Vincenzo. Il porticciuolo del Molosiglio è un vero gioiello che bisognerebbe salvaguardare.
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