MOLINO CAPO DEL PIANO

SASSOFERRATO, ANCONA

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MOLINO CAPO DEL PIANO
Incerte le notizie sull’origine di questo molino sorto alla confluenza, con una notevole cascata, del fiume Sentino con i torrenti Marena e Sanguerone (quest’ultimo a ricordo di antiche battaglie avvenute lungo il suo corso-battaglia delle nazioni 295 a.C. e successivamente della guerra Goti-Bizantini). La sua costruzione sembra sia avvenuta intorno al 1450. Nel XVI sec. il Mulino era di proprietà di Francesco Tati (nobile famiglia locale) e ceduto dallo stesso al Comune il quale poi ne ricavò dei fondi per contribuire alla costruzione dell’Ospedale di S. Antonio. Per la sua vicinanza si servirono del Molino sia i monaci dell’Abbazia di S. Croce degli Atti che quelli del Monastero di S. Maria del ponte del piano, quest’ultima distante 100 metri. Restaurato di recente dal sig. Blasi Gilberto (ultimo proprietario) e tutt’ora in fase di sistemazione (a breve sarà realizzato anche un piccolo museo). Nell’area ha restaurato anche una fornace per calce.
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