Aggiornamento: 15/12/2024 prof. Julius Fabbri, Ph.D. Cooperazione internazionale e amor di Patria in un unico progetto; il Memoriale nazionale dell’Antartide (MnA) ospita 9 bandiere: Argentina, Cile e Inghilterra che rivendicano la sovranità territoriale. USA; Polonia; Ecuador; Perù e Brasile per l’Antarctic Specially Managed Area n.1 e Italia. Nonostante la rilevanza internazionale, esso è un cantiere abbandonato, ma il Tuo voto lo farà rivivere. L’ex Memoriale dell’Antartide “Valle Italia” (mavi) venne realizzato dagli studenti con un ex Allievo Nunziatella, già docente di Sc. naturali a Cervignano d. Friuli (UD) con esperienza in Antartide. Obiettivi: 1) sensibilizzare i diplomatici a candidare il sito storico in Antartide; 2) Trasmettere ai giovani i valori del FAI; 3) raggiungere 2501 voti per partecipare al concorso e recuperare il Memoriale. IL MEMORIALE si trova nel giardino dell'isis della bassa friulana (Malignani 2000) a Cervignano. L’MnA è un progetto nobile: l’idea di designare un sito storico al Polo Sud… Inaugurato nel 2018, l’MnA è la ricostruzione a distanza, 1:1, (conservazione ex situ) delle rovine della prima base scientifica italiana eretta nel 1975 dal Cav. Renato Cèpparo in Valle Italia in Penisola Antartica (luogo strategico e di pregio naturalistico presso un giacimento di metano). Nel Memoriale è presente un olivo, simbolo di pace. L’MnA è stato realizzato grazie alla generosa donazione delle pietre dell'imprenditore Ermes Godeassi di Strassoldo. Il pannello espositivo, ora crollato, era offerto da CrediFriuli. Patrocinatori: Ass. cult. Giacomo Bove e Maranzana (AT); Ministero MIC; Club UNESCO di Udine, FAI di Trieste, Società Geografica Italiana; CONI; Alpini (ANA), Marinai (ANMI); Protezione Civile, Radioamatori (ARI); Comune di Cervignano del Friuli (UD) ecc. L’MnA fu presentato in Svizzera al POLAR18 di Davos e al Museo Archeologico di Napoli nell'ambito di un concorso nazionale UNESCO che vinse. Due modelli 1:50 della base e del Memoriale sono ospitati anche da un Museo a Ushuaia. In ANTARTIDE, la Spedizione Cèpparo (SC) del 1975 fece scuola; fu scientifica, sportiva, esplorativa, definita un evento epocale per la ricerca italiana; dal sapore di altri tempi, romantica, con momenti rocamboleschi. Otto mesi dopo la costruzione della base Giacomo Bove (bGB) – così intitolata in onore all’esploratore ottocentesco, ufficiale della Regia marina – l'avamposto italiano fu distrutto dall’Armada argentina. La vicenda è un Cold Case irrisolto. Grazie alla SC, l'Italia aderì al Trattato Antartico 5 anni dopo. La bGB è stata dimenticata per 49 anni: un caso moderno di damnatio memoriae. Ironia della sorte: entrambi i siti sono lasciati nell’incuria e nell’abbandono. GEOPOLITICA - Un progetto gratuito perché il Trattato Antartico prevede la deteriorazione controllata di un sito antartico e la conservazione ex situ già realizzata in Italia e in Argentina. Dunque, il Paese che formalmente gestirà il sito storico non avrà alcuna spesa: è già stato fatto tutto privatamente. I diplomatici argentini e italiani dovrebbero solo parlarsi: gli argentini verosimilmente non sanno che il sito è loro perché l’Italia lo donò nel 1976. La delegazione italiana/polacca/UK o altro, potrebbe proporsi come “Party undertaking management” (impegno nominale: non vi è nulla da fare) e suggerire la candidatura da parte della Delegazione argentina (Original proposing Party). Annesso ai resti della “Bove”, c’è un sito archeologico inglese.
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