Costruita probabilmente verso la fine del XV secolo apparteneva alla Mensa Vescovile la quale nel 1493 la cedeva in enfiteusi ai fratelli Stefano, Angelo e Giovanni di Castellana. Nel Catasto onciario del 1750 la masseria compariva ancora frai beni della Mensa Vescovile.
Lo stato di conservazione di tutti gli ambienti è pessimo come precarie e inesistenti sono tutte le altre strutture tanto da considerarsi un rudere e quindi rischioso da visitare. La torre che conserva ancora le caditoie angolari sembra il risultato di due torri accorpate costruite una nel XVI e l’altra nel XVII secolo. Poco distante dalla masseria vi è una cappella probabilmente costruita verso la fine del 1600. Sul prospetto di uno dei locali adibiti alla lavorazione delle olive si intravede una parte dello stemma del Vescovo Sanfelice.