Malga Montalon fino all’estate del 2011 veniva ancora monticata con metodi antichi.
Peculiare era il fatto che fosse forse l'unica malga attiva non raggiunta da strade e per questo i materiali e le provviste necessarie durante la stagione di alpeggio venivano ancora portati sul luogo con l’aiuto di asini.
Purtroppo il malghese ne ha dovuto abbandonare la conduzione non per via di queste scomodità, che aveva invece trasformato in virtù, ma per il fatto che la proprietà (una famiglia nobiliare residente a Padova) non ha ritenuto economicamente conveniente ristrutturare la malga per adeguarla alle normative vigenti.
Il suo abbandono, oltre alla conservazione dei manufatti storici, compromette anche il mantenimento dei pascoli, su cui il bosco sta lentamente avanzando.