Il MAB, per quelli che non sono di Cosenza e potrebbero non saperlo, è una galleria d'Arte a cielo aperto, situata nel nostro corso principale, Corso Mazzini. Raccoglie sculture di rinomati artisti internazionali, come Sasha Sosno, Mimmo Rotella, Salvator Dalì, Manzù, De Chirico, Consagra, Emilio Greco. Di De Chirico, si possono ammirare Ettore ed Andromaca e I due archeologi. In entrambi i lavori, le figure sono fortemente stilizzate e senza volto.
Di Sasha Sosno (pseudonimo di Alexandre Joseph Sosnowsky), sono invece esposti I Bronzi di Riace e Le tre colonne, due opere che rappresentano un chiaro omaggio alla cultura classica della Magna Grecia. I Bronzi sono presentati in negativo, con la sagoma ritagliata in due lastre proprio di bronzo e permettono all’osservatore di guardare la città all’interno di essi, con un effetto tra i più suggestivi delle opere del museo all’aperto. Le Colonne sono invece poste in un aiuola e ritagliate nel marmo.
Giacomo Manzù è presente con due opere, Il Cardinale e Medusa: la prima è un chiaro richiamo al fascino che gli alti prelati suscitavano nell’artista, che rappresenta il cardinale seduto su un trono con un evidente sviluppo verticale della figura; Medusa è invece meno sobria, con la sua maschera terrificante scolpita nei minimi dettagli.
Un altro pezzo pregiato del MAB di Cosenza è il San Giorgio ed il Drago di Salvador Dalì, una scultura che amalgama mirabilmente i tre soggetti (il Santo, il suo cavallo ed il Dragone) in un movimento plastico che rimanda alla tradizione cristiana della vita di San Giorgio: anche il Santo è raffigurato senza volto, quasi una citazione dechirichiana.
Non poteva mancare un artista calabrese in questa esposizione urbana gratuita ed unica nel suo genere. Mimmo Rotella è presente con l’opera più calabrese del Museo cosentino, il Lupo della Sila. L'animale simbolo della città è raffigurato dal Maestro con un particolare gioco di linee sinuose che danno vita quasi ad un insieme di silhouette affiancate, scolpite sapientemente nel marmo verde.
Concludono, per il momento, la panoramica degli autori esposti al MAB due siciliani, Emilio Greco, con la sua plastica e sinuosa scultura della Grande Bagnante 2, e Pietro Consagra, del quale sono presenti ben 5 lavori in Piazza Bilotti che ben esemplificano il suo gusto per l’astrattismo e la ritmica delle figure.