Il Lungomare di San Benedetto del Tronto costeggia il mare Adriatico e si sviluppa per circa 5 km dalla Rotonda Giorgini (Piazza Carlo Giorgini), nel centro di San Benedetto, alla Rotonda di Porto d’Ascoli (Piazza Salvo D’Acquisto). Largo oltre 30 m, è caratterizzato da un percorso promiscuo pedonale, ciclabile e veicolare, e dall’abbondante presenza di piante e verde urbano, tra cui migliaia di palme (tanto da dare il nome di “Riviera delle Palme” all’intera costa picena), oleandri di colore bianco, rosa e rosso, tamerici e altre specie.
Il tratto iniziale, caratterizzato da un’ampia sede stradale, marciapiedi, aiuole, balaustre decorative in cemento e scalinate di accesso alla spiaggia, venne inaugurato il 20 luglio 1932 su progetto dell’ingegnere Luigi Onorati, il quale ricevette l’incarico dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di San Benedetto di progettare una strada per facilitare l’accesso agli stabilimenti balneari e alle attrattive turistiche della cittadina, che già dalla seconda metà dell’Ottocento era stata pioniera del turismo in Adriatico con la costruzione del primo stabilimento balneare. Il progetto del Lungomare andava a valorizzare maggiormente la vista e l’accesso all’ampia spiaggia sambenedettese e a separare i crescenti spazi dedicati agli alberghi e agli stabilimenti balneari da quelli dedicati alla pesca e alle attività connesse (storico motore dell’economia cittadina). Nel 1935 l’ing. Onorati realizzò a ridosso del Lungomare anche la Palazzina Azzurra, edificio in stile razionalista dedicato all’accoglienza turistica, con campi da tennis, bar, salotti e sale da ballo.
Durante la Seconda guerra mondiale la città fu colpita da bombardamenti e il lungomare, che aveva subito pesanti danni, venne ricostruito. Nel 1946 il lungomare, già intitolato a Tommaso di Savoia, venne intestato a Bruno Buozzi, sindacalista trucidato dai nazifascisti. Con il boom economico degli anni ’50 e ’60 e la notevole crescita urbanistica, demografica e turistica della città di San Benedetto (che dal 1935 si era unita a Porto d’Ascoli, già frazione di Monteprandone) il lungomare venne allungato fino a raggiungere via del Mare a Porto d’Ascoli, in modo non sempre coerente col progetto originale di Onorati, ma mantenendone l’ampiezza. In seguito all’ampliamento del Porto di San Benedetto, con il prolungamento dei moli Nord e Sud, la costruzione del Faro nel 1957 e l’avanzamento della linea di costa, l’area prospiciente il primo tratto del lungomare (fino al torrente Albula) si trasformò da spiaggia ad area dedicata ad attività sportive e ricreative (circolo tennis “Maggioni”, pista di pattinaggio, bocciofila, galoppatoio, cinema e albergo Calabresi, dancing Cavalluccio Marino ecc.). Attualmente, oltre a questo primo tratto situato tra la pineta e l’area sportivo-ricreativa (viale Buozzi), il lungomare è diviso in due parti, Nord (verso il centro di San Benedetto) e Sud (verso Porto d’Ascoli). Il lungomare Nord presenta due corsie veicolari a doppio senso, un’aiuola spartitraffico alberata centrale, marciapiedi da entrambi i lati (molto ampio quello lato mare) e una pista ciclabile larga 3 m in calcestruzzo drenante. Il lungomare Nord è attualmente oggetto di una riqualificazione, con pavimentazione in pietra e graniglia e aiuole inerbite, iniziata nel 2016 e che si concluderà nel 2023. Il lungomare Sud presenta un’unica corsia veicolare in direzione Sud-Nord, marciapiedi da entrambi i lati e la prosecuzione della pista ciclabile; è stato riqualificato tra 2004 e 2007 con una pavimentazione in pietra, ampi spazi verdi e numerosi giardini tematici in corrispondenza delle spiagge libere con oasi, spazi ricreativi, poltroncine, giochi d’acqua, laghetti, giochi per bimbi. In entrambi i casi il progetto è stato curato dall’arch. Farnush Davarpanah, che ha inteso rispettare il progetto di Onorati con l’utilizzo di pavimentazione a pietra naturale e ampi spazi verdi.