Fra le cose più importanti che la memoria di Fina ha prodotto vi è senza dubbio lo Spedale[5] che prese il suo nome e fu fondato all'indomani della morte della Santa (12 marzo 1253) e finito di costruire nel 1255 grazie alle oblazioni deposte sul suo sepolcro alle offerte dei pellegrini e all'intervento del Comune che ne promosse la costruzione e ne assunse il patrocinio. I lasciti e le donazioni in denaro ed in beni immobili si susseguirono negli anni seguenti, a testimonianza del ricordo sempre vivo della piccola beata fra la popolazione.Lo Spedale di Santa Fina, sin dalle sue origini ha rappresentato il luogo dell’accoglienza e dell’ospitalità per gli anziani bisognosi di cure.Presenta attualmente una sobria facciata dalle forme tardo rinascimentali e conserva nel vestibolo quattrocentesco (già cappella ospedaliera e cuore dell'area più antica) un complesso decorativo, con lunette affrescate da Sebastiano Mainardi pittore rinascimentale originario di San Gimignano