In caso di sfondamento della linea fortificata austro-ungarica, apprestata in prossimità del Maghen, le truppe del Regio Esercito italiano avrebbero potuto puntare verso la valle dell'Adige transitando per il Passo di San Lugano. Proprio a protezione del valico, sui rilievi rocciosi di Susal, il Comando imperiale fece realizzare nel 1915, a quota 1345 m, una difesa di seconda linea composta da una serie di trinceramenti, camminamenti, baracche per la truppa e postazioni di mitragliatrice e artiglierie collocate in posizione dominante. Recentemente il Comune di Carano ha provveduto, attraverso un progetto di ripristino, a riattare e a rendere nuovamente visitabili tali fortificazioni campali. Le trincee del Solombo-Susal rappresentano così un sito della Grande Guerra facilmente raggiungibile che ha dunque il grande pregio, nonostante non sia mai stato realmente impegnato in combattimenti, di far vivere all'escursionista un'esperienza straordinaria.