Ospitato sotto un elegante portico adiacente Sant’Eufemia, il Lapidario ospita numerosi pezzi, in prevalenza gradesi e aquileiesi, ma anche di altra origine. Molti gli elementi già parte di luoghi di culto, paleocristiani e anche successivi, molte le lapidi commemorative. I romani, almeno quelli facoltosi, commemoravano con la pietra i loro cari. Sono quindi una traccia del loro modo di vivere gli affetti più intimi: ad esempio, quello dei genitori verso la loro piccola AVRELIA EVSTOCIA, morta a due anni; o l’amore per BONIFATIA di suo marito. Interessante il sarcofago rappresentante AVRELIVS SOSSIVS, che portò i vessilli della IV Legione, e il fronte di sarcofago con due filosofi.