Curinga, con il suo centro storico, è adagiato su una collina tagliata su un lato dalla profonda vallata della fiumara Turrina. La fiumara è alimentata da un reticolo di piccoli corsi che, a loro volta, costituivano la forza motrice dei mulini, utilizzati per la trasformazione di cereali ed olive. Negli anni trenta i mulini vennero progressivamente sostituiti da quelli elettrici fino a far scomparire del tutto la produzione dei mulini idraulici. Tra i mulini che ancora mantengono la loro antica struttura vi sono: il mulino della famiglia Perugino, che si trova vicino alla fontana Tre Canali; il Mulino Mazza di via Roma, alimentato dal fiume Turrina, in località Zecca; il Mulino Frijia, ai piedi della contrada Rupa. Le macine erano in pietra, mentre i vari strumenti di misura erano in legno o in ferro. Il fiume Turrina e i suoi affluenti hanno svolto, quindi, un ruolo importantissimo nel completare il ciclo produttivo del paese.