La Tintoria degli Scarlati è un luogo che ha fatto la Storia, non solo di Gandino, ma dell'Italia. Qui, infatti, come si desume dal nome del luogo, veniva prodotto il pregiato Scarlatto di Gandino, una tinta di colore rosso acceso, legata alla produzione di pannilana, qui molto attiva. Le tecniche ottocentesche impiegavano quasi esclusivamente materie organiche, combinate a primordiali composti chimici. Per realizzare lo scarlatto, l'acqua veniva mescolata alla polvere ottenuta dalla cocciniglia, un minuscolo insetto, di cui si utilizzavano soltanto le femmine, raccolte ed essicate, produttrici dell’acido carminico necessario alla tintura. In questa tintoria, grazie all'imprenditore Giovan Battista Fiori, gandinese che aveva ottime entrature nel Regno sabaudo, furono tinte le celebri giubbe rosse dei Mille di Garibaldi.
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