LA ROCCA - VILLA MEDICI DEL VASCELLO

SAN GIOVANNI IN CROCE, CREMONA

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LA ROCCA - VILLA MEDICI DEL VASCELLO
Villa Medici del Vascello, mirabile esempio di villa nobiliare extraurbana della Provincia di Cremona, deriva da un fortilizio eretto nel 1407 su volontà di Cabrino Fondulo, Signore di Cremona, allo scopo di garantire il controllo sulla Provincia Inferiore del Cremonese nel luogo in cui si incrociano le strade che portano a Parma, Mantova, Brescia e Cremona. Nella seconda metà del Quattrocento, dopo il passaggio al ducato di Milano, viene meno la vocazione difensiva, e comincia quel processo di trasformazione che porterà la rocca a trasformarsi in villa. I primi segni della mutata destinazione d’uso furono impressi da un’illustre padrona di casa: Cecilia Gallerani, la celebre Dama con l'ermellino ritratta da Leonardo da Vinci, amante di Ludovico il Moro e moglie del Conte di San Giovanni in Croce Ludovico Carminati. Donna colta e raffinata, Cecilia animò le sale del castello con una piccola corte rinascimentale, ospitando e intrattenendo artisti e letterati del Rinascimento lombardo. Con il passare dei secoli e con il succedersi dei diversi proprietari, la rocca subisce una radicale trasformazione che ne modifica la destinazione iniziale tramutandola in dimora nobiliare. L’elegante loggia a serliane sul lato meridionale risale al tardo XVII secolo, voluta dal Marchese Francesco Cesare Soresina-Vidoni, mentre l'ampliamento della rocca mediante l'inserimento di due grandi ali laterali e di un'ampia corte con una scalinata che conduce al giardino è documentata in una mappa del 1782, periodo in cui apparteneva ancora ai Marchesi Soresina-Vidoni, i principali artefici della trasformazione dell'edificio. Dell'originario fortilizio quattrocentesco si conservano la scarpa di base e le torri angolari merlate nel fronte meridionale. L'idea di realizzare, all’inizio del XIX secolo, il vasto parco-giardino all’inglese retrostante è attribuita a Giuseppe Antonio Soresina-Vidoni. Nel parco, che si estende per una superficie di 12 ettari, trovano collocazione, oltre che essenze arboree di alto pregio, tempietti in diversi stili architettonici e un lago dalle forme sinuose. Si segnala, inoltre, la presenza di una garzaia abitata da aironi cenerini, garzette, nitticore e aironi guadabuoi. Gli ultimi abitanti, la Marchesa Maria Carolina e il Marchese Francesco Medici del Vascello, vi risiedono fino al 1945. Dal 2005 è di proprietà del Comune di San Giovanni in Croce, che ne ha promosso il restauro salvandola dal degrado causato da un lungo periodo di abbandono e aprendola al pubblico dal 2014.
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