LA REAL CACCIA DI LUFRANO

MARANO EQUO, ROMA

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LA REAL CACCIA DI LUFRANO
La Pagliara del Re (luogo molto caro a Carlo e a Ferdinando IV di Borbone) dovrebbe intendersi l'area di "Caccia Reale". Casino Reale alla Volla. Dal grafico del 1754, di Casimiro Vetromile, già si ravvisa l’odierna configurazione planimetrica definita da due contigui e distinti manufatti, la “case rurale” di Sebastiano de Altrijs e quella con giardino murato appartenente a Michele Lofrano che a partire dal 1749, rileva l'estesa tenuta di 75 moggia. Aiutante del Real guardaroba di Sua Maestà, frequentò assiduamente i Palazzi Reali, tantoché da uno scritto leggiamo: “Molti segreti di corte, a mio tempo, si sono saputi da Lofrano. Un pronto viaggio, una promozione, una partenza d'ambasciatore, un matrimonio, un intrigo si sanno dal gioielliere di corte.”Nominato da Carlo di Borbone il 14 luglio del 1739 'joyelero ad honorem', alla pari di molti nobili dell’epoca per essere attivamente partecipe alla vita di Corte, ebbe una villa in San Giorgio a Cremano a poca distanza dalla residenza Reale di Portici. Egli nella masseria alla Volla, luogo nota per il gran passaggio autunnale di quaglie, per poter ospitare il Re, avvia importanti lavori, realizzandovi una tipica tenuta di caccia Reale. La Reggia Caccia di Lufrano, viene ad essere dotata di locali atti alle diverse necessità della caccia, stalle, pagliai, un’osteria, cappella e predispone delle stanze in cui il Sovrano potesse comodamente intrattenersi. Inoltre avanza richiesta per l’apertura di “un forno da cuocere il pane per uso non meno de’ suoi coloni, che per servizio di tutti quelli, che vanno servendo S.M. il Rè allorché ivi si porta per suo Real Divertimento”.
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