Ai piedi del Monte S. Elia, sede dei resti dell'Abbazia omonima, si trova la cosiddetta "Gurna", una vasca naturale all'aperto di acqua sulfurea caratterizzata da splendida cornice paesaggistica. La "Gurna", distante 300 m circa dalle Terme Caronte, di proprietà della casa Cataldi dal 1716, si inserisce all'interno dell'area naturalistica del Parco Mitoio. Le acque sono note fin dai tempi più remoti; la Tabula Peutingeriana e l'Itinerario Antonino indicano nell'area delle terme la statio di Acquae Angae, conosciuta fin dal II° secolo d.C; è' attendibile, inoltre, che sia la statio sia le acque termali fossero già conosciute, in periodo normammo, da Roberto il Guiscardo. Infatti, egli, insieme alle proprie truppe, vi avrebbe fatto sosta, nel 1056, per riaversi dalle fatiche di una battaglia. Oggi, la "gurna", metà ambita di turisti da tutte le parti del mondo, vive e sopravvive grazie alla volontà e all'aiuto degli abitanti di Caronte che la curano come un vero e proprio gioiello, simbolo e orgoglio della loro identità.