Un panteon scavato nella sabbia, con il panorama unico della Majella davanti. La grotta risale agli inizi del XVIII secolo ed è realizzata nella sabbia: ha una altezza di oltre 7 metri ed un percorso di 100 metri per arrivarci, con altre piccole grotte da recuperare. All'interno la grotta, se resa pianeggiante, può contenere oltre 50 persone. Ha un oculus chiuso da 50 anni ed è stata creata per la lavorazione della polvere da sparo di contrabbando, caratteristica della cittadina di San Martino sulla Marrucina. La ricetta con la quale veniva realizzata la polvere era tenuta segreta e basata sul carbone di vite.