Camminando lungo le fortificazioni si può leggere la storia scritta nella pietra. Sulla parte più alta della Civita, la grande rocca al centro dei Sassi, si colgono i segni di una storia antica quanto l’uomo. Qui si colloca il monastero benedettino di S. Eustachio, sorto tra la fine del VII e l’inizio del IX secolo, quando dopo i continui assalti dei Saraceni Matera svolgeva una importante funzione di controllo dei traffici tra Puglia e Calabria. Sulla Civita, nel castello detto Castelvecchio, fortificato e circondato da 8 torri, abitava il conte che esercitava l’alta sovranità sulla città, mentre i nobili si stringevano intorno al castello e nelle fortificazioni intorno all’area sacra del Monastero e nelle fortificazioni adiacenti alla Torre Metellana. L’antica città nasconde testimonianze del passato custodite in profondità, confermando che Matera è una città senza confini, perché le sue strade si intrecciano all’interno della materia che la costituisce, come vie della Grande Madre.