In origine la chiusa era posizionata piu` a valle, a San Martino in Strada. Nel 1431 i cronisti raccontano infatti della sua distruzione, causata da una piena del fiume, e della sua quasi miracolosa sistemazione effettuata da due giovani forlivesi che operarono in condizioni disperate. Sante di Megello da San Martino e Fabrino da Forli`, inizialmente snobbati e quasi derisi, entrarono nella leggenda per lo straordinario risultato e oggi vantano l’intestazione di una via proprio a San Martino in Strada. Una piccola “diga” sul fiume consente l’innalzamento del livello dell’acqua in corrispondenza della chiusa di Calanco. Parte delle acque viene in questo modo derivata nell’alveo del canale, mentre la parte non derivata prosegue il suo percorso originario nel fiume attraverso un piano inclinato: lo stramazzo. La parete della chiusa che si affaccia sul fiume e` realizzata in mattone faccia a vista e mostra due aperture ad arco che alloggiano montanti laterali provvisti di scanalature.