La Casa dell'Orfano di Clusone fu fondata nel 1925 per opera del Patronato provinciale orfani di guerra di Bergamo su volontà di mons. Giovanni Antonietti (1892 1976), sacerdote e cappellano militare nella Prima guerra mondiale, pluridecorato al valore, che dedicò all'istituzione tutta la sua vita. Sorto inizialmente come preventorio antitubercolare per l'infanzia, divenne un istituto scolastico e una colonia elioterapica per gli orfani di guerra della provincia di Bergamo, in grado di offrire anche vitto e alloggio. Tra il 1926 e il 1950, grazie al sostegno del Comitato provinciale orfani di guerra e di vari benefattori tra cui le famiglie Suardo, Pesenti, Agliardi, Valli, venne costruito un piccolo villaggio nel cuore della pineta di Clusone comprendente: la portineria con infermeria e ambulatorio, (recentemente restaurata) la chiesa, il dormitorio e la scuola, il teatro e la casa colonica. Più di ventimila ragazzi hanno trovato in questa istituzione oltre a ospitalità e assistenza, un luogo per la loro formazione spirituale e culturale.
Alla fine del secondo conflitto mondiale, il conte Giacomo Suardo lasciò in eredità alla Casa dell’Orfano parte dei suoi beni, fra cui i dipinti antichi, ora esposti presso il museo Arte-Tempo di Clusone, i mobili antichi, l’ingente e prestigiosa biblioteca personale in parte ereditata dalla famiglia dei conti Bottaini de’ Capitani di Sovere, in corso di catalogazione, la collezione di porcellane, terraglie e maioliche di manifattura italiana e straniera, ora conservati nella Portineria dell’ente. Lo stesso edificio ospita anche l’importante archivio storico, recentemente riordinato e inventariato, composto dalle carte che documentano la storia dell’ente Casa dell’Orfano, dall’epistolario di don Antonietti e da altri fondi archivistici da lui raccolti nel corso degli anni.
La casa è attualmente amministrata dall’omonima Fondazione in collaborazione con l’Associazione amici ed ex allievi di mons. Antonietti.