Allestito negli anni '90, il Museo offre una testimonianza importante della civiltà contadina. La “Casa del pastore” si sviluppa su due piani: a livello inferiore è stata predisposta la stalla con tutti gli attrezzi alla preparazione del formaggio, mentre al piano soprastante si ha l'abitazione avente come fulcro la cucina con il suo focolare e la stanza da letto.
E' interessante notare come il Museo ricostruisca, in scala reale, la casa tipo di un pastore prendendo come modello di riferimento i resti delle malghe di Poilarocca, di Case del lago, di Valcona Soprana e di Monesi. Intorno al paese di Mendatica si erano formati una serie di piccoli insediamenti dove pastori e contadini vi si trasferivano, nei periodi più caldi dell'anno, per lavorare le pendici più alte e portare il bestiame sui pascoli. L'aggregato delle singole unità abitative costituisce un impianto urbano armonico che diventa un segno importante di antropizzazione del paesaggio.