L’antica “manifattura di carta” fu fondata nel 1812 nelle strutture di un antico convento. L’insediamento, ampliato ben oltre la sede originaria, negli anni trenta dell’Ottocento divenne proprietà Carlo Lefebvre ed ha continuato a funzionare fino al 1913. Dopo un periodo di abbandono e sottoutilizzazione, la cartiera è stata recuperata con un intervento che non ha alterato le rovine, ma ha anzi enfatizzato il rapporto tra vecchio e nuovo. L’edificio si sviluppa su due livelli al di sotto della quota stradale: è costituito da un piano basamentale sostenuto da pilastri e volte e da un secondo piano in cui la serie di arcate di suddivisione gli ambienti, ora privi di copertura, ripropongono la suggestiva immagine delle rovine classiche. Altrettanto affascinante è il contesto naturale che circonda la costruzione: ripide pendici e cascate sembrano fargli da sostegno in una cornice in cui naturale ed artificiale sono in perfetta armonia.