Tra il 1926 e 1928 venne eretto a Bolzano il “monumento alla vittoria”, l’arco di Marcello Piacentini, che fa da fulcro allo sviluppo urbanistico, da cui si dipartono a raggiera le strade della nuova città italiana in stile razionalista, costruita di fronte alla storica Bolzano tedesca. L’opera è arricchita dalle sculture espressive di Adolfo Wildt e dalle pitture del veneziano Guido Cadorini.