Il torchio di Carpignano e il Museo della cultura materiale
Il torchio custodito nel ricetto di Carpignano è uno dei più antichi e meglio conservati del Piemonte. Fu fatto costruire da Bernardino Ferrari, affittuario di tutti i terreni dell'ex monastero di San Pietro, nel 1575. La grande macchina è ospitata nella prima sala dell'edificio del Torchio: la sua leva, realizzata con un tronco di rovere della lunghezza di m. 12,20 collocato con la ceppaia, è retta da quattro piantoni in rovere fissati alla base su due enormi tronchi vncolati ai muri dell'edificio, il vano che contiene la macchina, è stato riadattato per ospitare l'enorme congegno.
La stanza della bottaia contiene enormi botti, della metà dell'Ottocento, collocate da Don Giudo Pinzio Perego, la cui famiglia aveva acquisito l'intero immobile dalla famiglia dei Ferrari.
All'interno dell'edificio è in allestimento il Museo della cultura materiale che ospita attrezzi della civiltà contadina e delle botteghe artigiane.