Sino a metà Novecento la tubercolosi mieteva ogni anno decine di migliaia di vittime nei centri urbani e nelle periferie industriali. La si combatteva con l'isolamento, l'igiene e un'alimentazione controllata, ma soprattutto con trattamenti talasso-elioterapici in strutture architettoniche appositamente studiate e immerse in un ambiente naturale con fattori climatici e ambientali ottimali, come la Riviera Ligure di Ponente. L'Istituto fu concepito come un parco dove i pazienti trascorrevano la degenza tra salutari passeggiate fra boschetti e giardini. Grazie al progetto Jardival una porzione del parco “Giacomo Filippo Novaro” è rinato da pochissimi mesi a vita nuova come un moderno parco del benessere psico-fisico aperto a tutti gli amanti della Natura e dello sport all'aria aperta. Al di là degli aspetti naturalistici e dei riferimenti al "benessere", il Parco è la testimonianza di un periodo della storia italiana difficilmente immaginabile dalle giovani generazioni attuali.