Ventotene è un'isola del Mar Tirreno, situata al largo della costa al confine tra Lazio e Campania. L'isola ha origini vulcaniche, e fa geograficamente parte dell'arcipelago pontino.
Le acque circostanti fanno parte dell'Area Naturale Marina Protetta Isole di Ventotene e Santo Stefano, in cui è sviluppato il turismo subacqueo grazie ad alcuni punti di interesse per immersioni di media difficoltà.
Divenne famosa al tempo dei Romani, con il nome di Pandataria, perché fu il luogo in cui alcuni imperatori esiliarono donne di famiglia a causa di condotta indegna (Giulia figlia di Augusto, Agrippina nipote di Tiberio, Ottavia moglie di Nerone).
Durante il periodo fascista, precisamente dal 1941 al 1943, sull'isola furono confinati numerosi antifascisti di tutte le tendenze, nonché persone considerate non gradite dal regime. Tra gli altri Sandro Pertini, Luigi Longo, Umberto Terracini, Pietro Secchia, Eugenio Colorni, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi. Furono proprio questi ultimi due antifascisti a scrivere sull'isola, nella primavera del 1941, l'importante documento "Per un'Europa libera e unita. Progetto di Manifesto" diventato noto come "Manifesto di Ventotene". Nel documento la federazione degli Stati d'Europa, sul modello statunitense, venne indicata come l'unica soluzione per la salvezza della civiltà europea: da allora in poi gli 'Stati Uniti d'Europa' divennero obiettivo politico concreto.